“Non ho una flair room e fuori fa freddo, come faccio ad allenarmi?”

 

Questa è la domanda che mi viene rivolta più spesso quando arriva la stagione invernale.

Guys, parliamoci chiaro: l’aria gelida, l’umidità, la brina sul terreno e il respiro congelato non ci stimolano a programmare allenamenti all’aperto in inverno, e non avere uno spazio coperto a disposizione è un limite notevole.

Questo vale in particolare per un allenamento di flair, che richiede alcune specifiche condizioni per essere proficuo e fruttuoso, a differenza di esercizi aerobici o a corpo libero, come una seduta di corsa o una sessione di piegamenti.

Infatti, è indispensabile per una seduta di allenamento di flair ottimale:

 

▪ avere tutti gli oggetti asciutti;

▪ che gli shaker non siano congelati, così da poter essere afferrati e maneggiati agevolmente, con un buon grip;

▪ che vi sia un’illuminazione di un certo tipo (e molto probabilmente all’aperto non sarà tale).

Allenandoci all’aperto, è facile incorrere in difficoltà proprio riguardo a questi aspetti: potremmo trovarci a maneggiare bottle umide e scivolose, shaker freddi e impossibili da grabbare.

Insomma, a primo impatto i problemi appaiono insuperabili, se si vuole trovare una scusa per non allenarsi la si trova facilmente.

 

 

È proprio qui che bisogna fare la differenza

 

Allenarsi al freddo, infatti, comporta benefici unici per il nostro organismo, e non possiamo ignorarli.

Il corpo brucia molte più calorie rispetto a un allenamento estivo.

Il freddo stimola il nostro organismo ad attivarsi per stabilizzare la temperatura interna,  attraverso un processo biologico chiamato “termogenesi”, che non fa altro che bruciare le calorie dei nostri grassi per svolgere questo compito.

Per non parlare dei benefici psicologici che comporta questa tipologia di allenamento, ci aiuta a sentire meno il freddo e rafforza le nostre difese immunitarie.

 

Ancora oggi, che lo faccio di lavoro, non ho una flair room personale a disposizione per allenarmi quando voglio e spesso devo scendere a compromessi.

Nei primi anni della mia carriera la situazione era ancora più problematica, dovevo sempre adattarmi, mi sentivo dire frasi come:

Puoi venire in flair room solo martedì e mercoledì dalle 15 alle 19, vai via cinque minuti prima che dopo c’è un altro ragazzo prenotato e, mi raccomando, tieni basso il volume della musica”.

 

 

Insomma, potevo allenarmi solo in determinate circostanze, nel rispetto di orari, vicini, turni e chi più ne ha più ne metta.

Ma io sentivo la necessità di migliorare e di allenarmi con costanza, non volevo accontentarmi.

Così ho cominciato ad allenarmi anche all’aperto, sfruttando pause e ritagli di tempo.

Dove? Al parco, nel giardino di casa, non fa differenza, se siamo determinati a migliorare ogni allenamento può diventare proficuo.

Forse addirittura più di un allenamento in flair room, soprattutto agli inizi.

Teniamo sempre a mente i vantaggi che comporta allenarsi al freddo, e applicando i consigli maturati con l’esperienza, per sopperire alle piccole problematiche che insorgono, possiamo ottenere un allenamento di livello!

 

Cinque consigli per allenarsi all’aperto

 

1) Abbigliamento

 

Il vestiario è importantissimo. Il senso comune ci porterebbe a vestirci il più possibile per non soffrire il freddo, ma non è la soluzione migliore.

 

Durante una qualsiasi attività fisica sportiva, la temperatura corporea aumenta dopo appena pochi minuti di allenamento.

 

La soluzione ideale è vestirsi a strati, in modo da poterci spogliare dopo il riscaldamento ed essere meno impacciati nei movimenti. Per esempio, io mi vesto così:

 

berretto di lana, tiene caldo e evita che le cuffie ci cadano;

guanti;

felpa;

maglietta in cotone;

pantaloni della tuta;

scarpe da ginnastica.

 

2) Armati di un asciugamano o di un rotolo di Scottex

 

Anche in inverno, un panno è indispensabile per l’allenamento, ricordati che le condizioni non sono sempre ottimali, e ti troverai a dover spesso asciugare i tuoi oggetti, dalla condensa o dall’umidità.

 

 

3) Riscaldamento: salto con la corda

 

Una volta arrivato al parco il primo esercizio che faccio è saltare la corda. È un allenamento perfetto per consumare calorie e riscaldare le diverse parti del corpo.

Vengono bruciate in media circa 200 calorie ogni 10 minuti.

È un esercizio perfetto per aumentare in breve tempo il battito cardiaco, riscaldare a dovere le spalle, gli addominali, i quadricipiti e i polpacci, tutti i gruppi muscolari di cui un flair bartender fa più uso.

Questa fase dell’allenamento è indispensabile dal momento che basta poco per incappare in fastidiosi infortuni: per esempio, vi troverete spesso a raccogliere oggetti da terra per approcciarvi ai vari esercizi, con questo riscaldamento si può evitare di incorrere in ingenui stiramenti alla schiena.

Per chi non è abituato, consiglio di iniziare con 2 minuti di salto e 1 minuto di pausa, il tutto ripetuto 4 volte..

Successivamente, l’allenamento che consiglio è di 15 minuti, così organizzati:

3 ripetizioni da 5 minuti l’una con una pausa di 30 secondi tra una sessione e l’altra.

 

4) Punto di riferimento

 

Cercate di allenarvi prendendo un punto di riferimento di fronte a voi, ad esempio una panchina o un albero, se vi trovate in un parco.

Questo suggerimento è fondamentale poiché dovete cercare di muovervi avanti e indietro il meno possibile mentre vi allenate.

Avete bisogno di un punto di riferimento che ricordi una work-station. Avendo di fronte la vostra “station improvvisata” riuscirete a rendervi conto della direzione corretta dei movimenti e di come muovervi per evolverli e affinare la tecnica.

 

5) Riscaldamento dei movimenti base

 

Per chi è agli inizi e non ha una routine, cominciate riscaldandovi bene con tutti i movimenti base prima di iniziare a improvvisare.

Cercate di partire riscaldando la vostra mano dominante con una singola bottiglia, compiendo movimenti come:

over the shoulder;

roll;

shadow pass;

tap;

stall;

 

Questi movimenti vanno ripetuti con l’altra mano, in modo che entrambe siano pronte per l’allenamento vero e proprio.

Per ciascun esercizio, cercate di riuscire a farlo bene un numero congruo di volte prima di passare a un’altra move.

Così facendo inizierete a impratichirvi sempre di più e a comprendere meglio i passaggi importanti delle varie tecniche, constatando i miglioramenti non solo con la singola bottiglia ma anche nel multiobject.

Dopo aver applicato questi cinque suggerimenti al tuo allenamento, vedrai da te i progressi e potrai iniziare ad allenare la tua routine.

So what?

 

Ricapitolando, so che è difficile trovare condizioni ottimali per allenarsi in inverno, e anche trovare le giuste motivazioni per uscire di casa con il gelo.

Ma l’allenamento è fondamentale, e la motivazione va trovata nella volontà di raggiungere i propri obiettivi: ciò che vogliamo più di qualsiasi altra cosa.

Questi sono dei trucchi per un ottimale allenamento all’esterno.

 

Allenati con metodo e costanza e i risultati non tarderanno ad arrivare.

 

Un abbraccio,

Giorgio

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