“Con il flair non si guadagna”

 

Questo è quello che mi hanno sempre detto, per fortuna non li ho mai ascoltati.

 

Guys, per alcuni è difficile capire come il flair possa essere un lavoro vero e come si possa guadagnare, ma sotto questo aspetto non ci sono differenze particolari con le altre discipline artistiche: la danza, la pittura, la scrittura. Solo pochi riescono a fare della propria passione un mestiere a tempo pieno.

 

Questo articolo è rivolto sia a chi vuole diventare un flair bartender freelance professionista, sia a chi vuole lavorare dietro il bancone.

 

E come si fa?

 

Sfortunatamente non esiste la formula magica. E la retorica della forza di volontà capace di farci scalare il monte Everest lascia il tempo che trova.

 

La propria affermazione professionale in un settore delicato come il food and beverage passa attraverso tantissime variabili: le relazioni interpersonali, saper cogliere al volo le occasioni, la formazione, i sacrifici.

 

È vero però che la nostra attitudine è fondamentale e può essere la chiave per avere successo in questo lavoro.

 

Sulla base delle mie esperienze, di ciò che ho imparato dai miei maestri, delle delusioni e dei miei errori, ecco a voi i miei consigli per diventare padroni del vostro futuro professionale.

 

 

4 Consigli per diventare padroni del proprio futuro professionale

 

1)  Avere le idee chiare

Per prima cosa, approcciandosi a questa disciplina, bisogna capire cosa si vuole dal flair.

Per farlo, è indispensabile prendere ispirazione.

Nessuno riesce a costruire il proprio percorso senza un punto di riferimento: dalla piccola azienda al grande sportivo professionista.

Se affrontiamo la nostra disciplina senza le idee chiare, procedendo a tentativi, è molto improbabile ottenere dei risultati positivi.

Nella mia carriera, agli inizi, avevo proprio questo atteggiamento.

Al mio primo corso di Flair venni bocciato perché non avevo la più pallida idea di che cosa stessi facendo.

Avevo sottovalutato le possibilità che il corso mi offriva e non avevo punti di riferimento.

Quello stesso giorno venni bocciato anche a un importante esame all’università, l’argomento era molto distante, ma le ragioni dell’insuccesso erano simili.

La Facoltà di Giurisprudenza cui ero iscritto non mi dava stimoli e per questo motivo avevo affrontato anche quella un po’ a caso.

Arrivato a quel punto, rammaricato per il doppio insuccesso, mi sono guardato allo specchio e ho cercato di capire che cosa volessi fare davvero da grande.

 

 Il Flair Bartending mi interessava molto, ma ancora non avevo un obiettivo ben definito, e quel corso universitario non faceva per me.

Decisi di focalizzarmi sul flair, ma promisi a me stesso che lo avrei fatto nel modo giusto, questa volta.

Ponendomi degli obiettivi da raggiungere e mettendoci il 100% delle mie energie, e così ho fatto.

Chiaramente auguro a tutti di non dover incappare in cocenti delusioni per capire quale sia la vostra strada, ma di trarre insegnamenti anche da esperienze positive.

Ci tengo a dire che il mio esempio non significa che si debbano abbandonare tutte le proprie occupazioni a priori per seguirne una sola.

Si tratta semplicemente di stabilire le proprie priorità.

Necessariamente dovremo dedicare più tempo a ciò che mettiamo al primo posto.

E così consiglio di fare a tutti coloro che vogliono raggiungere traguardi importanti in questo settore.

Una volta fissato un obiettivo principale scomponilo in obiettivi più piccoli e tangibili.

 

 

2) Fissa degli obiettivi

 

Come puoi facilmente immaginare, è impossibile diventarlo dall’oggi al domani.

Dovrai prima allenarti, accrescere le tue competenze e le tue abilità, ci potrebbero volere anni.

Dunque, i sotto-obiettivi saranno:

 formarsi

Frequentare corsi e masterclass di professionisti del settore, studiare le preparazioni dei cocktail e i tecnicismi delle mosse.

gareggiare

Partendo dalle competizioni locali, che solitamente sono le più accessibili e le migliori per accumulare esperienza.

superare qualcuno che reputate più bravo di voi

Ecco che ricorre la questione dei punti di riferimento. Ci sarà sempre qualcuno, che sia quello del video di YouTube o l’amico con cui hai iniziato, che reputi più bravo. Utilizzalo come punto di riferimento per migliorarti. Senza copiarlo, sono due cose molto diverse.

(Se ti serve un modello a cui ispirarti ti consiglio alcuni dei più bravi dietro il banco bar di cui trovi video online: Giorgio Chiarello, Daniele Arciello, Timflippy morris, Rodrigo e Cristian Delpech, Michael Moreni, Lorenzo Ferrante, Enrico Fiore, Eugene Sokolov, Bruno Vanzan).

diventare il più forte della tua città/regione;

 

diventare il più forte della tua nazione;

 

entrare nella top 20 del mondo;

 

entrare nella top 5.

 

Ma perché scomporre gli obiettivi?

 

Perchè cominciando con un sotto-obiettivo a breve termine aumentarai la fiducia in te stesso, e questo ti aiuterà a rimanere concentrato.

Premiati per i progressi fatti e inoltre è fondamentale scriverli.

Sembra una sciocchezza, ma scrivere l’obiettivo a mano, su un quaderno o su una lavagna, aiuta il nostro cervello a elaborarlo e renderlo “reale”.

Guardalo spesso per ricordarti per cosa stai lavorando.

 

 

3) Trova la motivazione

La motivazione è la spinta che porta un individuo a raggiungere determinati obiettivi ed equivale alla benzina per una macchina, è fondamentale.

Lasciati ispirare e motivare da ciò che ti sta intorno, dalle persone, dalla tua stessa ambizione.

Ciascuno di noi può avere tutte le carte in regola per farcela, a molti manca solo la chiave di lettura giusta.

La capacità di realizzare un sogno rende la vita interessante (Paolo Coelho).

Non bisogna lasciarsi scoraggiare dalle delusioni. In ogni insuccesso c’è qualcosa di positivo da imparare. Se stai leggendo questo articolo sono sicuro che tu sia già abbastanza motivato, hai fame di sapere e voglia di fare del flair la tua vita. Ma non accontentarti.

Continua a motivarti guardando i più bravi gareggiare. Prendi spunto dalle loro interviste per capire i loro segreti. Fatti delle domande per iniziare a lavorare sui particolari. Cercare di analizzare più aspetti possibili della disciplina ti aiuterà a uscire dalla comfort zone.

 

 Come ha iniziato a fare flair il campione del mondo? Anche lui sbagliava all’inizio?

 

Non bisogna lasciarsi scoraggiare dalle delusioni.

In ogni insuccesso c’è qualcosa di positivo da imparare.

 

 

4) Gestisci il tuo tempo e ottimizza la giornata

 
 

Pianificare i propri impegni sembra una sciocchezza, ma è fondamentale.

 

Ci aiuta a tenere un ordine mentale e soprattutto a non perdere tempo nel decidere a cosa dedicarci man mano che la giornata trascorre.

 

Nella mia esperienza, preferisco tenere le attività più pesanti al mattino e quelle più leggere successivamente.

 

Mi sveglio presto e riesco a essere produttivo al massimo.

 

Il planning per me è fondamentale, lavoro e allenamento sono il focus principale, ma riesco a ritagliarmi degli spazi anche per stare con chi mi vuole bene.

 

Se hai a disposizione solo un paio di ore al giorno per dedicarti a questa disciplina, assicurati di farle fruttare al massimo, lascia da parte telefono e distrazioni.

 

Solo musica e flair.

 

Nei giorni liberi da lavoro/studio programma dettagliatamente gli esercizi e le ripetizioni da fare. L’organizzazione è parte dell’allenamento stesso.

 

So what?

 

Il Flair Bartending è una disciplina complicata.

 

Far sì che il raggiungimento degli obiettivi proceda di pari passo con la tua ambizione dipende da te.

 

Un abbraccio,

Giorgio

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